mercoledì 30 aprile 2008

FRITTATE DA PICNIC E NON SOLO:FRITTATA VITABBIE-(UMBRIA)_FRITTANTA CON GLI ZOCCOLI(TOSCANA)-UOVA SCOPATO(TOSCANA)-MILASSATA(SICILIA)

Frittata di vitabbie o vitalba:
La vitabbia (nome botanico Clematis vitalba)è una pianta selvatica,che cresce lungo i viottoli di campagna,s'arrampica su fusti di alberi di olivo e di castagno,è comunissima in prossimità delle siepi di more.Germoglia in primavera, i suoi germogli,solo i suoi germogli ,sono ritenuti commestibilmente sicuri, le parti più legnose possono risultare velenose.La vitabbia è comunemente chiama l'asparago dei poveri,e viene usata in erboristeria sotto forma di tintura madre per disturbi della prostata e delle vie urinarie,ed è anche annoverata tra i fiori di Bach.
Ingredienti:per 4 persone-250 gr di germogli più giovani di vittabbie-6 uova-1 spicchio d'aglio,oppure aglietto fresco-2/4 cucchiai di olio evo-sale-pepe.Lessate le vitabbie,cosi perdono molto del tipico amarognolo, scolare e strizzare bene con le mani.Triturarle e gettarle in padella,dove è già in olio è rosolato l'aglio che và tolto,farle ben riscaldare, quindi unire le uova ben sbattute e procedere come solito per le frittate.

Frittata con gli zoccoli:ingredienti: non esistono dosi perchè i contadini della galfagnana,di Montalcino, metteva ad occhio secondo come si suol dire quello che passava il convento.In linea di massima si considerava un uovo a testa,1 fetta di "REGATINO"(pancetta di maiale)patate a rondelle- parmigiano quando c'era- cipolla tagliata sottilissima-olio quel poco che bastava per ungere la padella.Ungere con olio la padella e fare appassire la cipolla,aggiungere le rondelle di patate sottilissime,quando queste hanno preso colore aggiungere il regatino e le uova ben sbattute,eventuale parmigiano, procedere come tutte le frittate.La frittata degli zoccoli viene attribuita come invenzione al Granduca Pietro Leopoldo di Toscana.

Uovo scopato:Mettere molta cipolla rossa di Tropea affettata e molta cipolla bianca in infusione per 10 minuti in pochissima acqua,togliere dall'acqua e in questa acqua sbattere molto bene le uova,da questa manovra la ricetta prende il nome, procedere come al solito x le frittate.La frittata risulterà non molto compatta e s'abbina bene a pane di farro o pane integrale.

Milassata:uova-basilico maggiore(è una qualità di basilico con un leggero profumo di menta) ricotta salata grattugiata.

Cè anche una seconda versione con carciofi ben nettati e tagliuzzati lessati, asparagi lessati,prezzemolo -uova- pecorino con il pepe(ragusano) olio evo-sale pepe.










domenica 27 aprile 2008

INSALATA PRUSSIANA

Sembra che l'insalata prussiana sia nata nel 1756,la Prussia era in guerra con l'Austria,Russia,Francia,Svezia, ed Federico II il grande,si mise a mangiare davanti al popolo patate,esortandolo a mangiare patate per tutta la durata della guerra, e la guerra fù vinta.......
Insalata prussiana:
Tagliate a grossi dadi i filetti d'aringa dissalati nel latte:
i filetti d'aringa salata si devono tenere immersi per 24 ore nel latte,girandoli di tanto in tanto.Riunite i dadi d'aringa,in una capace terrina strofinata internamente con 1/2 spicchi d'aglio,i dadi abbondantissimi di patate cotte,mele renette crude e cetriolini sott'aceto.Non ho idea come venisse condita allora,oggi si condisce con una vinaigrette,completata da erba cipollina e dragoncello,in ultimo aggiungere dadi di barbabietola rossa cotta al vapore marinati in olio ed aceto.








venerdì 25 aprile 2008

PIC NIC:FRITTATE DI'CEPOLLE-MURZILLE' E PREVETE(BOCCONI DEL PRETE)

Iniziano le belle giornate ed oggi è iniziato un lungo ponte,quindi può essere anche tempo di"PIC-NIC"


Frittate 'e cepolle

2/3 cipolle,sugna,24 uova,provolone piccante grattugiato gr 200/250,abbondante prezzemolo,mollica di pane q.b.

Tritare le cipolle sottilmente,e fatele soffriggere con la sugna in una larga padella.battere le uova,aggiungere il provolone grattugiato,il prezzemolo triturato, e la mollica di pane sbriciolata.Cuocere la frittata da ambedue le parti.

MURZILLE'E PREVETE(Bocconi del prete)

12 uova,200 gr di provolone piccante a fette,200gr di prosciutto cotto,salsa di pomodoro ,sale.

Fare delle frittatine ,d'uguali dimensioni,mettendo su ognuna il prosciutto a listarelle ed il provolone;coprire singolarmente con altre frittatine.Metterle in una teglia, con un pò di salsa di pomodoro.Passare al forno per qualche minuto.







mercoledì 23 aprile 2008

TORELLO ALLA PERUGINA:ANTICA RICETTA UMBRA

Perugia:Palazzo dei Priori:il grifo, stemma e simbolo della città di Perugia,che sottomette un vitello ed è il simbolo d'arte dei macellai Torello alla perugina: è un'antica ricetta nata per il recupero di carne in brodo, che serviva per le famiglie meno abbienti per la minestrina serale per riscaldarsi in inverno,considerando che le condizioni climatiche davano per scontato abbondanti nevicate(ei fù) e i casolari erano riscaldati da un grande camino, con panche interne,che riscaldava la grande cucina, ed il camino era non soltanto riscaldamento, era preposto per la produzione di brace, alla cottura dei cibi. Le case più ricche possedevano bracieri in ogni stanza e i letti erano riscaldati dallo "SCALDAPRETE", uno strano amminicolo, con una strana impalcatura in legno,in cui veniva posto un piccolo braciere colmo di brace.

Torello alla perugina:Un tocco di carne lessa, che veniva elaborata,oggi si direbbe oggi riciclata,una volta tagliata a fette sottilissime ,veniva coperta con la seguente salsa:Ingredienti:2 spicchi d'aglio, 3 acciughe dissalate,50 gr di prosciutto,un fegatello di pollo, foglie di salvia,scorza di mezzo limone grattugiata,un cucchiaio di capperi sott'aceto,olio evo,farina q.b, eventuale vino bianco per diluire sale pepe.Triturare finemente tutti gli ingredienti e porre in padella con olio a rosolare leggermente e ancora bollente versare sulla carne affettata.Adesso , in versione moderna,le fettine di carne leggermente infarinata, vengono messe in padella, rosolando ambo le parti, eventualmente metter un pò di vino bianco,una volta fuori dal fuoco coperte dalla salsa,sopra scritta , calda.I ristoratori le chiamano scaloppine alla ghiotta, e solo pochi ristoranti la propongono come torello alla perugina con relativo.... sborso di vil pecunia!















lunedì 21 aprile 2008

POLLO TAPADO(POLLO STUFATO CON BANANE) :Messico-ricetta dietetica

diego rivera:il mercato(1887-1957)

Pollo tapado

Dosi per 6 persone

ingredienti:1 pollo di circa 1,200 kg,tagliato a pezzi,2 cucchiai di olio evo,1 cipolla tagliata sottilmente,450 gr di zucchine triturate sottilmente,2 fette alte d'ananas fresco,2 cucchiai di zucchero di canna,sale,250gr di pomodori pelati,2 pere kaiser,1 banana non troppo matura,1 tazza di piselli sgranati(vanno bene anche surgelati).

Ungere bene il pollo con l'olio e metterlo a forno ben caldo per circa 15 minuti,uscitelo dal forno e privatelo del grasso di cottura.Coprire con le fette d'ananas,le zucchine, la cipolla,sale,i pomodori non sgocciolati,lo zucchero.Mettere il pollo cosi condito,in tegame ben coperto,su fiamma bassa per 25 minuti circa,passati i 25 minuti,mettere le pere affettate sottilmente e la banana tagliata a piccoli tocchetti(andrebbe con tutta la buccia),i piselli,coprire il tegame e far cuocere lentamente per altri 15 minuti.kcal:284







venerdì 18 aprile 2008

LO SFRATTO-PASQUA EBRAICA





Il 20 aprile sarà la Pasqua Ebraica e per ricordarla posterò lo "SFRATTO" dolce storico di Pitigliano e anche di Sorano.Lo sfratto una volta ,era un dolce natalizio ,adesso nel forno ebraico del paese si trova tutto l'anno.


Pitigliano,questo paese suggestivo, in provincia di Grossetto, è di fondazione etrusca,dimostrato dalle mura .La denominazione Pitigliano sembra derivi da "GENS PETILA",importante famiglia romana,fù fondata da Petilio e Celiano,e dalla contrazione dei due nomi deriva Pitigliano.Ha una piccola ,ma deliziosa sinagoga,un forno ebraico ,un panorama molto bello ecc.....Nel secolo XVII,con un editto di Cosimo II dei medici,fù intimato agli Ebrei che vivevano nel borgo,di lasciarlo,intimando lo sfratto.Lo sfratto avveniva battendo gli usci con lunghi bastoni, e gli sfrattati Ebrei ,dovevano andare ad abitare nel "GHETTO".Circa nel 1622 a ricordo di quest'evento fù creato un dolce:"LO SFRATTO".


Ricetta:ingredienti:


3 tazze di farina bianca,1 tazza e mezzo di zucchero,una puntina di sale,2 terzi di una tazza di vino bianco, 1 quarto di tazza d'olio evo,qualche chiodo di garofano,1tazza di miele,un pò di cannella,350 gr di gherigli di noci frantumate,semi d'anice, la scorza d'una arancia a striscioline,vaniglia,qualcuno mette anche un pizzico di noce moscata.


Mezz'ora prima di preparare la sfoglia,mettere il miele,al fuoco lento per scaldarlo lentamente perchè non bruci,unendo anche,la buccia d'arancia, i semi d'anice, i gherigli,la cannella ecc..Preparare una sfoglia impastando farina,olio,vino,zucchero vaniglina,spianarla e ricavarne delle strisce lunghe 25 cm che riempirete con l'impasto di miele ecc... che nel mentre s'è raffreddato.Arrotolate le strisce che risulteranno lunghe e con un diametro di 7 centimetri.Mettere gli sfratti in forno a 180 gradi per 20/25 minuti.














sabato 12 aprile 2008

CAPRI-VIA KRUPP poesia di sidqi-abd-al quatir: E MACCERONCINI ALLA RADIO CAPRESE


Per festeggiare dopo 32 anni la riapertura a Capri della Via KRUPP capolavoro dell'ingegnere Emilio Mayer.


Poesia di :SIDQI-ABD-AL-QUATIR

Fermati anche tu a CAPRI


Trattieni il fiato e poi raccontami.


Sali il sentiero tortuoso,ascolta gli uccelli,


osserva i gradini e le case


disposte come libere rime,


poi dimmi cosa vi incontri.


Ripetimi la sua poesia che in poesia ti ripeterò.



Maccheroncini alla radio caprese.

Ingredienti:600 gr di maccheroncini rigati-150gr di funghi-2oogr di carne macinata-100gr di panna per cucina-100gr di burro-4 pomodori pelati-50gr di prosciutto crudo-un pizzico di pepe e parmigiano-1 busta di piselli surgelati-1 bicchierino di cognac.

Si fanno rosolare i funghi in padella con olio evo,prezzemolo e cognac,aggiungere la carne macinata e si fa rosolare,aggiungere i piselli e i pomodori pelati.Lessare a parte i maccheroncini,scolare al dente e versare nella padella insieme alla panna,al burro, ed il prosciutto tagliato a dadini,si lasciano sul fuoco ancora per qualche minuto,poi si versano sul piatto di portata cosparsi di parmigiano reggiano.


















venerdì 11 aprile 2008

pane fatto in casa con pomodori secchi e capperi stt'olio :antica ricetta siciliana

PAne con pomodori secchi e capperi sott'olio

farina 00 gr200-farina 0 gr300-1 cucchiaino di sale-2 cucchiai d'olio evo- acqua 300 ml-80 gr di pomodori secchi e capperi sott'olio-lievito 18 gr.

Impastare le farine con l'acqua tiepida,il sale ,lievito sciolto in poca acqua tiepida,l'olio,l'acqua,su un piano infarinato.Lasciare riposare coperto con panno di lana e in luogo caldo per 40 minuti.Rimpastare unendo i pomodori e i capperi sgocciolati triturati,sempre su piano infarinato., e incidere l'impasto con una croce.Coprire con panno di lana ,in luogo caldo e lasciare riposare per 2 ore.Prima di infornare la pagnotta spennellatela con acqua,non mi chiedete il perchè , non ho idea,ma la ricetta è cosi in vecchissimi quaderni di cucina della mia famiglia .Infornare a 220 gradi per 45 minuti circa.Il pane sarà cotto perfettamente quando con le nocche delle mani produrra un rumore secco.Lasciare una volta sfornato su una griglia.










mercoledì 9 aprile 2008

pane del concilio

Pane del Concilio

Questa ricetta Umbra ormai entrata nel ei fù ,dovrebbe avere il seguente riferimento storico:

Cum- Clave dal latino= con chiave,chiudere a chiave.Era l'estate del 1216,Papa Innocenzo III(Rex Regum ed Dominum Dottrinatium),della Famiglia Lotario dei Conti di Segni,era in viaggio verso Firenze e Pisa per portare "PAX" tra iPisani ed i Genovesi,lungo il tragitto fà sosta a Perugia, per riposarsi e far visita al cugino vescovo della città.Stà male e muore in Perugia il 16 luglio,fù avvelenato come altri 3 Papi ,dall'ACQUETTA PERUGINA, micidiale veleno dosabile per efficacia ,scegliendo i tempi ,subito o protratto nel tempo,veleno inodore insapore,molto artigianale,di facilissima preparazione casalinga,di cui si conserva la ricetta si dice alla" Bibli otecaPerusia",oppure dai fichi avvelenati della cittadina umbra d'Amelia?.Papa Innoccenzo III fù il Papa che nel novembre del 1215 convocò il Iv Concilio Lateranense(12 concilio Ecumenico) e da qui il nome ricetta ,"Pane del Concilio"?.fù anche il Papa che istitui il tribunale dell'Inquisizione, che leggittimò gli ordini "MENDICANTI" (San Francesco) e dei "GUGLIERMITI" da Gugliermo III d'Inghilterra.Era uso,che l'elezioni del successore si svolgessero nella sede dove il Papa moriva.I Perugini avendo esperienza dei tempi lunghi per l'elezione del nuovo Papa,non s'accontentarono di chiudere i Cardinali riuniti a chiave,ma come loro nutrimento,erano passati soltanto pane ,pane del concilio del suo predecessore?

,acqua e vino,queste restrizioni ebbero scarsa efficacia ,protraendosi dell'elezione del nuovo Papa,allora i Perugini "furenti" pensarono bene conoscendo il clima inclemente della città,di scoperchiare il tetto del Palazzo Papale,per accelerare ulteriomente i tempi.Fù eletto ,solo in 1 giorno il nuovo papa"ONORIO III" Cencio della famiglia laziale Savelli.OnorioIII fù anche lui avvelenato nel il 13 marzo 1227?

Pane del concilio:Farina gr 350,8 uova,strutto gr50,zucchero gr150 , mezza stecca ridotta in polvere di cannella,1 bicchierino di alcool a 90 gradi,buccia grattugiata di 1 limone(penso che sia stata aggiunta alla ricetta in tempi recenti),comunque secondo me è tutta la ricetta rielaborata con ingredienti recenti,ma resta buona ugualmente!Con un mestolo di legno lavorare lo strutto e lo zucchero,aggiungendo un rosso d'uovo alla volta,e piano piano aggiungendo la farina,l'alcool,la cannella,il limone grattugiato,e per ultimo le chiare montate a neve,in una teglia imburrata ed infarinata,versateci il composto,metter a forno caldo per tre quarti d'ora.










martedì 8 aprile 2008

zuppa di ceci e funghi porcini con pentola a pressione

Zuppa di ceci e funghi porcini con pentola a pressione
Ingredienti per 4 persone:350 gr di ceci secchi,1 spicchio d'aglio intero con camicia,1 piccolo scalogno,50 gr di funghi porcini secchi,1 foglia d'alloro, olio evo,rosmarino,sale, pepe,acqua 1 litro e1/4.
Mettere in ammollo in acqua fredda per 1 o 2 giorni i ceci secchi,cambiando almeno 2 volte l'acqua,nell'ultima acqua mettete un pò di sale grosso.Sciacquateli,metterli nella pentola a pressione con 1 litro e1/4 d'acqua fredda, la foglia d'alloro,lo spicchio d'aglio ,lo scalogno triturato,sale,il rosmarino,dal sibilo ridurre la fiamma e calcolate 30 minuti di cottura.Aprite la pentola,togliere l'aglio,l'alloro, il fusto del rosmarino che già sè liberato degli aghi,aggiungere 4 cucchiai d'olio evo,e i funghi che avrete lasciato in ammollo in acqua calda per almeno 30 minuti,aggiungere 4 cucchiai di acqua d'ammollo dei funghi ben filtrata,richiudere la pentola, e dal fischio date 5 minuti di cottura.Servire ben caldo condito con olio evo.

sabato 5 aprile 2008

mozzarelle


Vi segnalo 2 interessanti articoli:

Mozzarelle assassine? o gli assasini siamo noi?

http://www.fattieopinioni.net/n0412/vd.asp?id=495

Cosa è la diossina:

http://www.fattieopinioni.net/n0412vd.asp?id=496

Buon fine settimana e buona lettura







martedì 1 aprile 2008

vastedda- cu sammuccu -'nfigghiulata(focaccia)Guastedda ennese

Vastedda 'cu sammuccu:tipo di focaccia con fiori di sambuco

A vastedda è nu pani mòrbidu e adattu a èssiri farcitu:la vastedda è un pane morbido adatto ad essere farcito.
Vastedda è un francesismo mediovale deriva dal gastel,oppure di derivazione Normanna derivante da wastel.
Sembra che sia nato presso il convento di San Michele Arcangelo di Troina,comune in provincia di Enna,dei Padri Basiliani,monaci che s'ispirano alla regola di San Basilio Magno e che possono essere di rito Ortodosso o Latino.Ogni anno a Troina per commemorare il santo patrono San Silvestro(monaco basiliano) che dispenso molti miracoli si tiene la sagra della"VASTEDDA CU SAMMUCCU" cioè una focaccia con i fiori primaverili del sambuco( sambucus nigra).Le massaie mentre impastano si fanno ripetutamente il segno della croce,ed al momento d'infornare si rivolgono cosi al Santo Silvestro:"San Suvviestu bieni e priestu"=San Silvestro fà che si cuocia bene e presto.Questo tipo di focaccia è presente in tutto il territorio isolano ,prendendo varie denominazioni con altrettante diverse farciture.La vastedda non và confusa con un'altro tipo di vastedda tipica della valle del Belice,perchè si tratta di un formaggio di latte di pecora a pasta filata
La vastedda :Per una pagnotta o focaccia di 20/30 cm di diametro per 4 persone:250gr di farina bianca,250gr di fior di farina,400 gr di latte,100 gr di strutto,4 uova 30gr di lievito di birra-sale qb, per il ripieno:300 gr di tuma o di primo sale fresco(formaggio vagamente simile al raviggiolo,o alla feta greca),300 gr di salame o "ferlata",qualcuno mette invece ciccioli di maiale,olio evo ,sale pepe, fiori abbondanti di sambuco.Impastare energicamente la farina con le uova ,l'olio il lievito fatto rinvenire in acqua tiepida,strutto,il latte sale ,pepe i fiori di sambuco.Fare lievitare per alcune ore l'impasto coperto con un panno di lana o in ambiente caldo,poi rimpastare,e stendere la pasta in 2 sfoglie;poi disponetene una in una teglia unta,distribuire la tuma a fette ed il salame.Ricoprire con l'altra pasta rimasta e spennellare la superficie con 1 cucchiaio d'olio mescolato con 1 d'acqua, spargere sopra altri fiori di sambuco.Infornare a 220 gradi per 45/50 minuti.