martedì 22 luglio 2008

Sicilia:gattò duci di ricotta

gattò di i ricotta
Già la parola"gatto" ci riporta dopo l'unità d'Italia e l'arrivo al sud dei "MONSù,i chef originari dall'alta savoia,scesi al seguito dei piemontesi e che portavano i loro francesismi linguistici e culinari , ed erano capi indiscussi ,in cucina, in famiglie nobiliari o di larghissimo reddito del sud.
Gattò di ricotta:versione antica
800 gr di ricotta-zucchero 100 gr-4 uova.
Setacciare la ricotta 2 volte,mescolare con lo zucchero,fare riposare il composto per 2 ore,infornare in stampo alto unto di sugna e cosparso di pangrattato.
Versione moderna:
le stesse dosi di ricotta,zucchero,uova però arricchite di 50g di cocuzzata(zucca candita),in mancanza frutta candita o cedro,un pizzico di cannella,uva passa q.b,mandorle triturate.
Mescolare la ricotta con lo zucchero,fare riposare il composto anche per una notte intera,dopo di chè setacciare ed unire il resto degli ingredienti,ammalgamare bene ed infornare in stampo alto,unto di burro,cosparso di pochissimo pangrattato,oppure usare carta da forno.Passare al forno a 220 gradi per 45/60 minuti.Il gattò si gonfierà durante la cottura,ma una volta uscito dal forno,si sgonfierà ed è la normalità.

38 commenti:

Michela cake designer ha detto...

Marcella non è che per caso sai come si fa la zucca candita?
Grazie
ciao

Sara B ha detto...

i tuoi racconti storico-gastronomici sono sempre molto affascinanti.
dev'essere buonissimo: tutto sta a trovare un'ottima ricotta siciliana!

Anonimo ha detto...

Non avevo mai sentito questa versione con la ricotta e visto che a me piace moltissimo proverò al più presto! Elga

Carmine ha detto...

una bella ricetta io lo aromatizzerei con un po di buccia di limone, che ne dici?

Antro Alchimista ha detto...

Veramente interessante questa ricetta! Buona giornata Laura

Erika ha detto...

Anche io ho pubblicato una versione di gattò, adoro la ricotta, ma la tua scheda storico-gastronomica è interessantissima.

riri ha detto...

Ciao Marcella,anch'io il gatò l'ho sempre fatto con mozzarella,scamorza e prosciutto cotto,proverò con la ricotta.Certo che anche noi napoletani...ne abbiamo viste tante...la tua descrizione storica-culinaria è sempre molto interessante.

Lo ha detto...

ciao Marcella per un po' di casini non sono riuscita a passare, ma vedo che tu hai messo delle proposte interessantissime come sempre! :)

Anonimo ha detto...

Marcella non avevo mai sentito questa ricetta, noi di solito il gatto lo facciamo con le patate, devo provare questo con la ricotta.

La piattaforma da noi ancora non gira bene non si riescono a lasciare i commenti.

Un saluto e buona giornata.

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Un saluto e grazie per il Gatto' non lo consceco so solo del gatto ma quello piace ai cinese a me no..... ciao a presto.

Nadir ha detto...

Per chi come me è napoletana, il gatò non è dolce ma salato. ma il fatto che la parola gatò derivi dal francese "gateau" che si traduce in dolce, quindi è più giusto che questo sia chiamato gatò anzicchè il nostro, che appunto è a base di patate, salumi e uova (e su cui ci lascio il cuore) ;)

Imma ha detto...

Ottimo conoscere queta versione dolce. Anch'io conoscevo solo quelal con patate e scamza!

Anonimo ha detto...

Marcella buongiorno, finalmente stamattina sembra che la piattaforma sia ritornata alla normalità, speriamo che rimanga così perchè nei giorni addietro è stato uno stess indicibile poter commentare e fare uscire un post.

Quresta sera cercherò di appicarmi alla mail..
Il tuo PC come va???
Un saluto e buona giornata.
Gabry

Anonimo ha detto...

Come sempre le tue ricette sono fantastiche! Buona giornata!

Lefrancbuveur ha detto...

c'è un premio x te nel mio blog!

Anonimo ha detto...

Buongiorno Marcella, Alice/virgilio non è ancora del tutto a posto, stamattina non si riesce ad entrare nel proprio blog per preparare i post, con la casella mail non ne parliamo proprio, speriamo in un ripristino generale delle funzioni perchè altrimenti si diventa matti.

Un saluto e buon week end.
Gabry

Anonimo ha detto...

Buongiorno Marcella!

NUVOLETTA ha detto...

interessante buona domenica!

MaDKaine ha detto...

Ciao!

buona settimana ...!

Anonimo ha detto...

Buongiorno e buon inizio settimana Marcella!

marguerited ha detto...

Ciao
proverò questa ricetta, non la conoscevo proprio, ed anche il modo di trattare la ricotta, amalagamandola con lo zucchero e lasciandola in frigo per tutta la notte, mi incuriosisce.
La ricotta poi mi piace moltissimo, la ricetta sembra anche abbastanza semplice..... grazie
marg

Anna Righeblu ha detto...

Marcella, complimenti, è molto invitante...
Ti auguro un buon inizio di settimana

nino ha detto...

Ciao Marcella,
credo che sei in ferie,
se così è, divertiti.
Nino

nightfairy ha detto...

Devono essere deliziosi!Buon inizio settimana :)

Anonimo ha detto...

Buongiorno Marcella e buona giornata!

Günther ha detto...

sempre delle gran belle ricette, che fanno venire l'acquolina in bocca

Daniela ha detto...

Che bontà................

Anonimo ha detto...

Ma cara ma quante cose qui mi insgni. Ma brava, brava!

Anonimo ha detto...

Buongiorno marcella, mi sa che devi proprio chioamare il tecnico che il PC funziona a singhiozzo.

Un saluto e buona giornata.

Carmine ha detto...

è una ricetta decisamente particolare e solare coma la sicilia

Anonimo ha detto...

Siamo passati per salutarti, partiamo , andiamo dalla nonna e ci staremo fino a ferrafosto. Un bacione Mariella, Lizzy, Billy e Chicca

Cookie ha detto...

Ciao Mars, in pratica niente farina!!! Bello!

Luca and Sabrina ha detto...

Marcella, deve essere ottimo! Un'altra lezione di storia della cucina, sei un pozzo di cultura!
Buonanotte da Sabrina&Luca

Anonimo ha detto...

Buongiorno marcella e buona giornata!

marguerited ha detto...

Buon giorno Marcella
c'è un premio per te sul mio blog
marg

Anonimo ha detto...

ho trovato una ricotta buonissima, della cooperativa di Ugovizza (dalle parti di Tarvisio), altro che ostriche e caviale!, l'importante è che sia freschissima, mio suocero ha visto che la portavano in negozio con il trattore, ancora nelle cestine, in una settimana ne abbiamo mangiai otto etti in tre ehehe! tutt'altro sapore rispetto a quello che trovi in supermercato (in supermercato prendo quella di capra di solito, perché ha più sapore), ciao!

Anonimo ha detto...

Marcella, per capire meglio la storia ho trovato questo sito:
http://www.iprodottideimonsu.it/storia.html

Dimmi se mi serve per capire la tua introduzione.
Grazie.Fatima

Anonimo ha detto...

ciao cara è da un po' che non si si sente, come va?
spero bene!
a presto!