il palazzo di Donnafugata(Filangeri-Cutò) ereditato da parte materna.Foto prima del sisma del Belice 1968. Il principe aveva troppa esperienza per offrire a degli invitati siciliani in un paese dell'interno,un pranzo che si iniziasse con un "potage",e infrangeva tanto più facilmente le regole dell'alta cucina in quanto ciò corrispondeva ai propri gusti.Ma le informazioni sulla barbarica usanza forestiera di servire una brodaglia come primo piatto erano giunte con troppa insistenza ai maggiorenti di donnafugata perchè un residuo timore non palpitasse in loro all'inizio di ognuno di questi pranzi solenni.Perciò quando tre servitori in verde,oro e cipria entrarono recando ciascuno uno smisurato piatto d'argento che conteneva un torreggiante timballo di maccheroni,soltanto quattro su venti persone si astennero dal manifestare una lieta sorpresa:il principe e la principessa perchè se l'aspettavano,Angelica per affettazione e Concetta per mancanza di appetito.Tutti gli altri(Tancredi compreso,rincresce dirlo) manifestarono il loro sollievo in modi diversi,che andavano dai flautati grugniti estatici del notaio allo strilletto acuto di Francesco Paolo.Lo sguardo circolare minaccioso del padrone di casa troncò del resto subito queste manifestazioni indecorose.Buone pietanze a parte,però l'aspetto di quei babelici pasticci era degno di evocare fremiti di ammirazione.L'oro brunito dell'involucro,la fraganza di zucchero e di cannella che ne emanava non erano che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall'interno quando il cortello squarciava la crosta:ne erompeva dapprima un vapore carico di aromi,si scorgevano poi i fegatini di pollo,gli ovetti duri,le sfilettature di prosciutto,di pollo e di tartufi impigliate nella massa untuosa,caldissima dei maccheroncini corti cui l'estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio.
Dal Gattopardo ,parte II-51- il pranzo e varie reazioni.
Timballo alla Gattopardo(Gattò a' francisi)
Per 10 persone usare 800 gr di farina,400 gr di strutto,200 gr di zucchero,4 uova,un bicchiere di Marsala e una presa di sale.Fare la pasta senza lavorarla troppo, e lasciate riposare per 3 ore.Spianare la pasta con il classico mattarello,lo spessore della pasta dovrà risultare non più alta di un centimetro e mezzo.Ritagliatene un disco, e mettere in una teglia con diametro cm 30 e profonda,tagliare una striscia alta come i bordi,che ricoprirete unendo al disco,avendola prima unta e cosparsa di pangrattato.
Preparare il condimento,tritare e soffriggere,cipolla, sedano,carote, aggiungere poi 500 gr di fegatelli di pollo e ovette non nate,100gr di prosciutto cotto,150 gr di funghi secchi precedentementi ammollati in acqua calda x fare rinvenire,se invece avete funghi freschi basteranno 250 gr;il tutto dovrà essere tagliuzzato e insaporito in 1 bicchiere di Marsala( personalmente trovo più proporzionato 2 bicchieri di Marsala),con 10 gr di cannella,pepe nero in grani,sale,pistacchi q.b sgusciati e resi morbidi in acqua bollente,unire 1 cucchiaio di fecola di patate sciolta e senza grumi in acqua fredda.Preparate una béchamel classica ed abbondante,con la quale ,unendo 100 gr di parmigiano reggiano, condirete 600 gr di maccheroncini rigati e spezzettati,già precedentemente cotti molto al dente.Versare nella teglia la metà dei maccheroncini,poi la finanziera già preparata e ricoprire con il resto dei maccheroncini.Coprire con un'altro disco di pasta avendo cura di pulire i bordi della teglia,spennellare con uovo ben sbattuto in un pò d'acqua fredda.Infornare a 145/150 gradi per una 15 di minuti.Lasciare riposare il timballo per 15 minuti poi servire.
40 commenti:
Grazie Marcella per averci regalato un'altra pagina bellissima di storia cultura e cucina.
Immagino il fragrante profumo che si sprigiona al taglio del timballo, questa bomba di squisitezza di profumi e anche di calorie.
Ciao e buona gornata.
Gabry
Ciao Marcella,
buona e fattibbile.
Buona Domenica
Nino
PS. come hai trovata la salsa?
Marcella le tue premesse alle ricette sono sempre cosa gradita :)
Buona domenica.
Un abbraccio
Complimenti per la ricetta e tutto il contorno molto interessante. Buon week end
Trovo delizioso il filo narrante della ricetta, e d'effetto il brano tratto da Il Gattopardo, brava Marcella, sempre più!
Elga
Buongiorno marcella e buona Domenica!
Un'esplosione di profumi e di sapori. Buona domenica
Oh che voglia mi hai fatto venire... di rileggere il romanzo!
(ti ricordi, vero, che mi devi insegnare come si fanno le fave 'u'maccu siciliano?!)
Claud
a parte i fegatini ( che prorpio non gradisco) trovo la ricetta molto molto buona!!!
buona domenica!!!
panettona!
Brava Marcella, sempre originale nelle tue proposte.
Quel timballo deve avere un gusto magnifico!
Buona domenica
Buongiorno Marcella... che dolci sensazioni ci regali...
un bacio
Claudia
ma ciaooooo! come stai ? io appena fatto raffreddore e tosse ... ma ora meglio!
ieri sera cena risto giapponese... Mah... non è tanto per il mio palato. cmq carino il posto.
tu che m racconti di bello ?
bellissima ricetta e bellissimo racconto...buona settimana!
Buoooono! :-p Buon inizio settimana!
che delizia marcella!!decisamente romantico e tanto siculo..
buon inizio settimana anche a te!!!
i fegatini qui come nel sartù di riso alla napoletana! a me proprio nn piacciono ma danno un tocco in +! buona sett! baci
buon inizio settimana:-)
Annamaria
Citazione spassosissima e piuttosto attuale.
Ma cosa sono gli ovetti non nati?
Mi è sempre piaciuto un sacco questo romanzo e pensare che me lo fecero leggere obbligatoriamente alle medie, l'unica lettura degna di nota in quei bui anni scolastici.....questo timballo deve essere buonissimo, lo dovrò fare prima o poi....
ciao e buona settimana!
Buongiorno Marcella e buona giornata.
Bella pagina di storia, tuffarcisi dentro fà molto bene e poi questi piatti molto particolari che suscitano tanta curiosità...Grazie marcella e buona girnata
Da bravo (insomma...) francese, questo "gattò a'francici" m'incanta...
Grazie Marcella!
:)))
Buona giornata Marcella! Grazie per la splendida ricetta e le notizie sempre interessanti .
E' una gioia leggerti
Silvia
Marcella e che ti devo dire con questa! Adoro la Sicilia. Quest'estate ci vado...se tutto va bene. I tuoi post sono sempre cosi' pieni di storia, letteratura, cultura! Mi piacerebbe conoscerti un giorno! Adoro imparare da chi ne sa piu' di me! Il timballo e' un'opera d'arte, una di quelle ricette della tradizione dei "ricchi", davvero uno spettacolo!
Un bacio e buona giornata
daniela
è pazzesco come da questo racconto e dalla ricetta emerga totalmente la sicilianità.
devo rileggere assolutamente il gattopardo!
grazie! ^_^
si anche io dopo avere letto questo racconto torno a rivedermi il film, la ricetta è grandissima
molto affascinante questo intreccio fra, storia, letteratura e cucina :-)
I tuoi post sono sempre molto interessanti.
Ciao
un baciotto cara marcella
Sicuramente meglio del modaiolo potage!!!
Bellissimo Marcella :-D
Ogni volta non mi perdo una replica di Montalbano solo per rivedere le splendide ambientazioni e le ville sicule :-D
Jacopo
Buooona giornata!!!!!!
etciù !!! : )
si a me il giapponese mica è piacuto sai ...
alla fine che voglia di una bella PIZZA!!!
eccomi ! in effetti si diceva che varrebbe la pena provare unposto "serio".. non questi ex cinesi adattati a giapponesi o simili...
vero x la pizza... per me il piatto principe sono gli AGNOLOTTI !! GNAM !
che storia particolare!!! interessantissima!!! anche le frittate qui sotto mi piacciono molto! sai che in toscana ho mangiato lo sfratto...che buono...e qui da te c'è la ricetta...chissà magari un giorno provo! :)
questo piatto esprime in toto la sua sicilianità.
brava...
Mi ricorda la cucina rinascimentale della corte dei gonzaga. Ho letto di questi meravigliosi pasticci agrodolci...interessante riscoprire sapori ormai per noi cosi' desueti..
bella riscoperta..brava!
sciopina
uno sballo semplicemente uno sballo
Sicilia è terra d'oro
necessita di verificare:)
Posta un commento